La musica di sottofondo nei locali: consigli e errori da evitare

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La musica di sottofondo nei locali è da considerarsi uno tra gli elementi di marketing più importanti. Che essi siano ristoranti, pub, bar o negozi, necessitano di una corretta strategia di comunicazione sonora.

Con il termine “atmosfera” si intende ciò che si prova, ma che non sempre si vede. È una percezione, un’emozione o una suggestione. Philip Kotler, considerato tra i massimi esperti mondiali di marketing management e padre del marketing moderno, è stato tra i primi a considerare l’atmosfera come uno strumento di marketing. Secondo Kotler, “l’atmosfera è il frutto dello sforzo di progettare ambienti di acquisto tali da produrre effetti emozionali specifici nell’acquirente, per accrescere le probabilità di acquisto”.

La musica di sottofondo in un locale può diventare un dettaglio che influenza il successo, o l’insuccesso, di un’attività ed è uno degli strumenti utili, insieme alle luci, per creare un ambiente che fa la differenza. Sarà capitato di sentire da qualche amico o collega, per esempio, di non voler tornare in un ristorante per la pausa pranzo, o in un bar per un caffè, perché “il volume lì è troppo alto, non si riesce a sentire niente”. Il volume della musica in sottofondo, come la parola stessa lascia intendere, non dovrebbe mai essere così alto da coprire le conversazioni e i dialoghi tra clienti. Così come il volume, anche il ritmo, il genere e la qualità del suono non vanno affatto sottovalutati, poiché sono i fattori che contribuiscono a creare l’atmosfera ideale.

L’atmosfera che si crea in un ambiente grazie alla musica avrebbe la capacità di influenzare gli individui e di rievocare immagini, ricordi e sensazioni in grado di determinare le scelte di acquisto, la permanenza e l’esperienza all’interno di un locale. Il fattore sonoro è, perciò, molto importante e la musica non dovrebbe mai mancare all’interno di un locale. Può essere uno strumento di marketing strategico che crea un reale vantaggio competitivo, coinvolge e fa leva sulle emozioni dei clienti. Intrattiene e crea un sottofondo piacevole che differenzia e caratterizza i beni o i servizi offerti. Una musica lenta, per esempio, rilassa i clienti, che sono così più propensi ad intrattenersi all’interno di un negozio e la loro esperienza sensoriale risulterà senza dubbio più piacevole rispetto ad un negozio senza musica.

La giusta atmosfera è un elemento importante non solo per i clienti, ma anche per i dipendenti e i collaboratori. Diversi studi hanno dimostrato che un luogo di lavoro con musica di sottofondo è più produttivo. La musica, ad un volume basso e adeguato, può ridurre lo stress, aumentare la concentrazione e la creatività. Sembra anche che possa influenzare positivamente il lavoro in team. Ascoltare musica mentre si lavora è, perciò, una buona idea e fa lavorare meglio.

L’atmosfera è fondamentale, ma come si crea quella giusta? Ecco 5 consigli da seguire per evitare errori con la musica di sottofondo.

• IL VOLUME

Il volume non deve essere troppo alto, poiché si rischia di disturbare e infastidire i clienti all’interno di un negozio, di un ristorante o di un bar, impossibilitati ad intrattenere una conversazione.

• LA DISTRIBUZIONE DEL SUONO E LA POSIZIONE DELLE CASSE

L’impianto di diffusione sonora deve essere progettato in base al tipo di locale, altrimenti si corre il rischio di ottenere un volume troppo alto in determinati punti o troppo basso in altri. Le casse acustiche, inoltre, negli ambienti interni devono essere posizionate in alto e lontano dal luogo in cui si effettuano i pagamenti per non disturbare i dialoghi.

• LA QUALITÀ DEL SUONO

Gli impianti che diffondono la musica devono essere di qualità, per consentire una riproduzione chiara e nitida, senza distorsioni né interferenze. RTS propone diffusori e amplificatori facili da installare, che si collegano anche in modalità wireless, in modo pratico e veloce.

• LA MUSICA, IL LOCALE E I VALORI DEL BRAND

Lo stile o il genere musicale che si sceglie di riprodurre dovrebbe essere coerente con lo stile del locale e con l’immagine che il brand vuole trasmettere, rispettando il contesto del locale.

• LA PLAYLIST

Uno degli errori più comuni che si può commettere, è pensare che i nostri gusti musicali siano condivisi e apprezzati anche dagli altri. Ma la musica che ci piace non è detto che piaccia ai clienti e potrebbe, inoltre, essere inadatta al contesto. Le playlist scelte, dunque, devono essere selezionate considerando il luogo, il tipo di clientela e l’orario. È importante, infatti, anche diversificare la scelta musicale in base ai momenti della giornata, ponendo attenzione nel non riprodurre la stessa playlist tutto il giorno.

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